L’identità europea, infatti, si va formando attraverso esperienze, plurali e diversificate sui territori, ma anche connotate da forme significative di partecipazione e contribuzione personale, individuale persino, ad un corpo comune, a una costruzione comune di uno spazio pubblico e plurale in cui i cittadini siano i protagonisti del loro stesso presente e futuro.
L’evento valorizzerà, proponendo esempi di cittadinanza attiva concreti, un “nuovo” attributo democratico, che dal suffragio universale cresce a meccanismi di partecipazione universale, specialmente nella percezione e nell’esperienza che i giovani possono fare.
Gli obbiettivi immediati che la due giorni si pone sono tre:
- diffondere le esperienze consolidate di Servizio Civile, in primis quella italiana, a livello europeo;
- avviare, sostenere e accompagnare esperienze “pilota” di Servizio Civile Europeo, anche su basi multilaterali, attraverso una costituenda rete tra strutture istituzionali e principali organizzazioni che consenta fra l’altro di definire una base giuridica per il Servizio;
- lanciare una proposta di policy e introdurre nell’agenda comunitaria il “servizio civile europeo”, strutturandone la fattibilità anche dal punto di vista giuridico.
Tra i partecipanti all’evento, oltre ai rappresentanti dei Paesi europei, ci saranno il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, il sottosegratario al Lavoro, Luigi Bobba, il presidente di Vita, Riccardo Bonacina, il capo del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale, Calogero Mauceri, il direttore dell’ufficio per le politiche sulla disabilità, Romolo De Camillis e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, il Presidente del Forum Nazionale Servizio Civile, Enrico Maria Borrelli, il Presidente della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, Licio Palazzini, il Presidente della Consulta Nazionale per il Servizio Civile, Giovanni Bastianini.