Giornata Internazionale del volontariato: protagonisti i giovani
Il 5 dicembre di ogni anno viene celebrata la Giornata internazionale del Volontariato, indetta 27 anni fa dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto il mondo.
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#SaveTheDate - 5 dicembre 2014 |
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Il volontariato, soprattutto quello dei giovani, secondo noi è l’unica garanzia per un futuro più sostenibile e giusto. Lavoriamo ogni giorno, da venti anni, affinché i giovani acquistino consapevolezza del proprio potenziale, aumentino la stima di sé e la propria autodeterminazione. Solo così si potrà avere un rovesciamento della percezione dei propri limiti in vista del raggiungimento di risultati superiori alle proprie aspettative. Lo chiamano empowerment. Secondo noi è la chiave del cambiamento.
Amesci stessa è l’esempio di quello che possono fare dei giovani volontari. Nasce dalla scommessa di un gruppo di ragazzi, giovanissimi, che hanno deciso di aggiungere al carico quotidiano per lo studio, alla preoccupazione per un futuro incerto, l’impegno per la promozione e lo sviluppo dei temi di cui erano appassionati: l’obiezione di coscienza ed il Servizio Civile.
Questo gruppo di volontari la scommessa l’ha vinta: dal 1996 ci occupiamo di politiche per i giovani. I primi passi di Amesci sono stati ingenui, guidati da sogni e animati da passione. Ma anche la passione evolve, si trasforma senza disperdere il suo ardore, per assumere, adulta, la forma della responsabilità. Oggi realizziamo in tutta Italia e all’estero attività formative, progettuali e di networking che aiutino i ragazzi a sviluppare conoscenze, capacità e meta-competenze. Perché? Per costruire una generazione di cittadini che sappiano coniugare l’interesse individuale con quello collettivo, il progresso dell’uomo e della società, l’affermazione dei diritti con il rispetto dei doveri.
Sempre più giovani stanno mettendo da parte gli impegni quotidiani per dedicarsi al volontariato. Gli ultimi dati ISTAT lo dimostrano: gli studenti risultano essere i più impegnati nel sociale (9,5%). E’ il sintomo che una silenziosa rivoluzione culturale sta prendendo piede. Il volontariato, soprattutto per le giovani generazioni, non è solo un’esperienza di impegno e di crescita, ma una “palestra di formazione”. Impegnandosi nel sociale i ragazzi acquisiscono competenze che li aiutano ad entrare nel mondo del lavoro, li rendono occupabili. Una recente indagine di Amesci ha evidenziato che più della metà dei giovani che ha svolto il Servizio Civile considera molto utile la formazione maturata per la ricerca di un primo impiego (“Giovani e Volontariato. Le competenze per l’occupabilità. Indagine sull’incidenza della partecipazione ad un progetto di volontariato, nazionale e internazionale, nella ricerca di un primo impiego da parte dei giovani”. Amesci, 2014). ”Un facilitatore dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro” è stato definito di recente dagli studiosi (Prof. Marco Musella, ordinario di Economia Politica Università Federico II di Napoli). Le istituzioni prima europee e poi nazionali lo hanno ben compreso: il programma Garanzia Giovani, pur con le sue criticità, ne è una dimostrazione.
Il prossimo anno dovrebbero essere avviati 27.000 giovani in servizio civile. E’ solo una piccola parte dei giovani che vorremmo vedere in campo, schierati per la difesa del “bene comune”. Noi continueremo ad impegnarci affinché tutti abbiano questa possibilità.
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