“Attualmente i fondi allocati in finanziaria ammontano a poco meno di 180 milioni: a questi si aggiungeranno, come ha avuto modo di chiarire il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Luigi Bobba, ulteriori risorse per un ammontare complessivo di 254 milioni a fronte, tuttavia, dei 330 milioni necessari a finanziare i 6.049 progetti, per un totale di 59.864 volontari, depositati dagli enti in risposta al bando di progettazione scaduto lo scorso 30 novembre” spiega il presidente del FNSC Enrico Maria Borreli nella missiva. “Grazie a questi progetti lo Stato dispone di uno straordinario potenziale di interventi di carattere sociale, culturale e ambientale che giace in attesa di una scelta politica, prima ancora che economica, che spetta al Parlamento compiere in questa fase” precisa Borrelli.
Nel giorno in cui si festeggia il 45°anniversario della promulgazione della legge sull’obiezione di coscienza il FNSC riconosce al Parlamento “il merito di aver approvato in questa legislatura una riforma storica per il terzo settore, che ha previsto l’istituzione di un nuovo Servizio Civile, di respiro universale ed europeo, con l’ambizioso obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che chiedono di farla”. “Una scelta politica – spiega il presidente – che candida il servizio civile a consolidarsi quale luogo e strumento per costruire, insieme alle nuove generazioni, una cittadinanza più attiva e partecipata, una solidarietà diffusa e maggiore coesione sociale, una crescente attenzione per l’ambiente e l’immenso patrimonio storico e culturale del nostro Paese, tutele per i più deboli e affermazione dei diritti”.
“Chiediamo quindi il necessario stanziamento aggiuntivo di 80 milioni di euro nella finanziaria 2018 per sostenere il Servizio Civile e difendere così il diritto dei giovani a vivere in uno Stato che gli riconosca la possibilità di rendersi utili, che li aiuti a crescere e a formarsi nei valori della Costituzione, che gli affidi la responsabilità di sentirsi protagonisti nel migliorare il Paese in cui vivono e, speriamo, vorranno vivere” conclude il presidente del FNSC.