A meno di un mese dall’avvio in servizio dei volontari impiegati nei Corpi Civili di Pace, il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha emanato, con decreto 666/2017, il “Codice Etico dei Corpi Civili di Pace” adottato ai sensi dell’art. 8 del Decreto interministeriale 7 maggio 2015, ed approvato all’unanimità dal Comitato di monitoraggio e valutazione.
Istituiti in via sperimentale i Corpi Civili di Pace rappresentano una novità assoluta nel panorama europeo e mondiale: gruppi di operatori volontari che intervengono, tramite un’azione nonviolenta a sostegno di attori locali nelle aree colpite da situazioni di crisi.
Amesci partecipa alla sperimentazione con il progetto “I Corpi Civili di Pace nella Terra dei Fuochi” che lo scorso 5 giugno ha visto l’avvio in servizio di 16 giovani impegnati in azioni volte ad incidere su un conflitto ambientale nazionale.
Con il “Codice Etico dei Corpi Civili di Pace” le Istituzioni, gli Enti e i Volontari che partecipano alla sperimentazione, partita lo scorso 5 giugno, riaffermano la loro piena adesione ai valori e ai principi enunciati nella Costituzione italiana e nel diritto internazionale.
Tra i diversi principi richiamati si riconferma l’adesione a tre principali riferimenti normativi: all’art. 11 della Costituzione italiana con cui “L’Italia ripudia la guerra”, all’art. 2 con cui “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” nonché all’art. 52 per cui“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” nella misura in cui i Corpi Civili di Pace sono strumento di difesa civile, non armata e nonviolenta, dei nostri principi costituzionali.