Qui in Veneto il Servizio Civile sta conoscendo una stagione di crescita e rilancio: nuovi progetti, nuovi enti accreditati, nuove opportunità per i giovani che decidono di dedicare un anno a favore della propria comunità.
Non è un caso che questo rilancio stia avvenendo adesso, nel momento in cui chi ha a cuore il benessere e lo sviluppo umano si trova a fare i conti, da una parte, con il paradigma del “fare di più con meno risorse”, e, dall’altra, con le profonde trasformazioni sociali determinate dalle migrazioni (in ingresso, ma anche – sempre più – in uscita dal nostro Paese), dall’invecchiamento della popolazione, dalla fragilità economica.
Per chi sa interpretarlo correttamente, il Servizio Civile diventa l’opportunità di rimettere in moto le risorse latenti dei territori, ingaggiando le persone che ci vivono come alleati, portatori di esperienze, talenti e competenze, soggetti attivi nella costruzione di legami di solidarietà che rinforzano le trame invisibili dell’inclusione sociale. In questo senso, il Servizio Civile può quindi rappresentare un “acceleratore di futuro” verso un approccio cooperativo, empatico e valorizzante, in cui le persone sono riconosciute per la loro unicità e mai escluse per la loro diversità.
Alla luce di queste premesse, l’impegno di Amesci, e mio personale, è quello di cogliere questa stagione per favorire l’ingresso nel mondo del Servizio Civile di tutti gli Enti, siano essi Comuni o enti non profit, che sono in grado di vedere il potenziale di innovazione e cambiamento sociale che questo strumento possiede e può offrire. Il primo risultato tangibile dell’impegno riposto trova evidenza nei 34 nuovi posti disponibili nelle province di Padova, Rovigo, Verona e Treviso a cui possono candidarsi entro il 26 giugno tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni.
I progetti coinvolti verranno realizzati presso Enti in cui, fino all’anno scorso, il Servizio Civile non esisteva, e che da quest’anno avranno uno strumento in più per “rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale” (Carta di Impegno Etico del Servizio Civile Nazionale).
L’impegno naturalmente continua, con il Servizio Civile Regionale (il 17 luglio consegneremo i progetti per i volontari che entreranno in servizio ad inizio 2018) e con i prossimi progetti di Servizio Civile Nazionale (consegna in autunno, avvio volontari autunno/inverno 2018) che saranno un’altra tappa di avvicinamento al c.d. “Servizio Civile Universale”, previsto dalla recente riforma del 6 marzo 2017. Cercheremo di essere sempre sul pezzo per interpretare al meglio le opportunità che si aprono in questo nuovo scenario.
Niccolò Gennaro
Coordinatore Area Nord-Est Amesci