Si sono svolti con grande successo a Trento nelle giornate del 4 e 5 novembre gli “Stati generali per la difesa civile, non armata e nonviolenta”, prima occasione in Italia di riflessione e incontro tra società civile e politica su questa tematica. Un appuntamento di lavoro promosso dalla Campagna “Un’altra difesa è possibile” e dalle sei Reti nazionali che l’hanno lanciata: Tavolo Interventi Civili di Pace, Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci!, Rete della Pace e Rete Italiana per il Disarmo, ospitata e co-promossa dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.
Sul fronte delle proposte il dibattito si è concentrato anche sul ruolo, sulle funzioni e sulle prospettive del Servizio Civile Nazionale, già oggi parte fondante della Difesa non armata della Patria, per passare poi al modello in costruzione dei Corpi civili di pace già in corso di sperimentando, anche se con molte difficoltà che sono state analizzate nel corso dei lavori. Senza dimenticare l’importanza della ricerca e dell’approfondimento con la valutazione dell’idea di un Istituto di ricerca sulla Pace sul Disarmo inserita all’interno della Proposta di legge lanciata dalla Campagna “Un’altra difesa è possibile”.
“Questi Stati Generali hanno confermato la maturità e l’enorme ricchezza di contenuti e proposte della nostra Campagna, che vuole aprire nel Paese una discussione seria sui temi della difesa e della sicurezza, commenta Mao Valpiana coordinatore di “Un’altra difesa è possibile”. “Nei due giorni di intensi lavori a Trento, abbiamo fatto un passo in avanti importante, uno sforzo intellettuale sul piano del confronto e della condivisione tra i diversi soggetti che oggi operano in Italia in questi settori”.
Ora la Campagna si concentrerà sulla spinta verso il Parlamento, ed in particolare sulla Commissione Difesa della Camera, per ottenere la messa in calendario della discussione della proposta di Legge già sottoscritta da 74 deputati. “Per questo l’iniziativa della Campagna di raccolta delle firme su migliaia di cartoline che saranno recapitate ai Deputati proseguirà fino alla fine del mese di novembre per poi, tra dicembre e gennaio, essere portate a Roma. L’intenzione è quella di chiedere di essere ricevuti dalla Presidente della Camera, dal Presidente della Commissione ed dai Capigruppo per illustrare loro le conclusioni degli Stati generali ed offrire ogni nostra collaborazione affinché la discussione della Legge possa trovare uno sbocco positivo entro questa legislatura”, conclude Valpiana.