A tal fine, tutti i giovani che alla stessa data si trovano impegnati in progetti di Servizio Civile all’estero ed interessati a votare per il Referendum Costituzionale devono trasmettere al proprio Comune di residenza, rigorosamente entro l’ 8 ottobre, l’apposito modello barrando la casella relativa ai motivi di lavoro.
Laddove tale modalità non risulti praticabile, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al paragrafo 10 punto 3 del Prontuario approvato con D.M. 22 aprile 2015, recante “Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, che prevede la concessione 2 giorni di permesso se i volontari sono impegnati in progetti in Europa, 3 giorni di permesso se invece i volontari sono impegnati in progetti in paesi extra europei.
Gli stessi permessi sono da computare come giorni di servizio prestato e, pertanto, non decurtabili dai 20 giorni di permesso spettanti nell’arco dei 12 mesi.
L’Ufficio rimborserà ai giovani volontari le spese sostenute per i mezzi di trasporto acquistati con specifiche agevolazioni previste per l’esercizio di voto, a condizione che sia stato utilizzato il mezzo più economico. A tal fine si dovrà presentare una specifica domanda alla quale dovrà essere allegato il titolo di viaggio con le predette caratteristiche e la copia della tessera elettorale attestante l’avvenuto esercizio di voto.