COMUNICARE, PER I GIOVANI
In primavera andranno alle urne complessivamente 1.329 comuni italiani, di cui 1.135 appartenenti a regioni ordinarie e 194 a regioni a statuto speciale. Saranno eletti anche i primi sindaci di venticinque nuovi comuni istituiti nel 2016 mediante processi di fusione amministrativa.
Si voterà in venticinque comuni capoluogo di provincia, fra cui Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste che sono anche capoluogo di regione.
Il comune più piccolo alle elezioni sarà Morterone (LC) che, secondo i dati Istat del 2014, conta soltanto 38 abitanti.
Alla vigilia di queste elezioni, dalle quali dipenderà l’atteso rilancio delle nostre città, Amesci lancia la sua campagna di sensibilizzazione a sostegno delle politiche giovanili quale fattore strategico per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese.
A tutte queste amministrazioni e ai loro candidati, Amesci chiede di dedicare particolare attenzione ai giovani, impegnandosi a sostenere politiche adeguate alle loro esigenze di partecipazione, crescita e formazione. E’ tempo di mettere in campo iniziative che gli assegnino la responsabilità di progettare e realizzare quel cambiamento che, con passione e determinazione, esigono per il loro futuro.
Le guerre degli adulti le combattono i giovani
I giovani ereditano ciò che gli adulti costruiscono e si trovano a fronteggiare complessità sociali ed economiche con i pochi strumenti di cui ancora dispongono alla loro età. Le guerre ne sono il più tragico esempio, ma non sono l’unico. Dalla crisi economica del 2008 alla disoccupazione giovanile che ne è scaturita, fino alla precarietà del sistema previdenziale che oscura la speranza di un’anzianità serena.
Queste difficoltà creano conflitti che ricadono e ricadranno sempre più sui giovani e sulle loro vite.
La Politica per i giovani, con i giovani
Affinchè la politica migliori e si arricchisca di nuovi orizzonti è fondamentale che torni ad occuparsi dei giovani e lo faccia coinvolgendoli nelle scelte che li riguardano. Tutto ciò che costruiamo oggi sarà ereditato dai giovani ed è per questo, per scongiurare l’inasprimento di una lotta generazionale, che lo sviluppo dei territori va progettato insieme a loro.
Un giovane è un eroe dei nostri tempi
I problemi di occupazione, di integrazione sociale e culturale, di formazione e di riconoscimento del merito, sono battaglie che i nostri giovani combattono oramai da anni. Le generazioni precedenti sono cresciute con maggiori certezze, in condizioni sempre difficili ma decisamente più favorevoli alla costruzione di un progetto di vita. La resistenza, il coraggio e la determinazione sono i valori nei quali stanno crescendo le nuove generazioni. Queste sono caratteristiche che prima ancora di appartenere ad un giovane appartengono ad un eroe dei nostri tempi.